I bimbi che parlano due-tre se non quattro lingue (niente scherzi!) sono il new normal anche qui a Milano. La mobilità internazionale è diventato un fenomeno sempre più frequente. Le famiglie miste non sorprendono ormai nessuno. Per i nostri figli come sarà il domani? Saper padroneggiare (almeno) l’inglese non è già oggi, è lo sarà ancor meno domani, una moda. Bensì uno step necessario per poter aprire le porte del mondo.
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Un po’ di pioggia? Un lavoretto facile-facile da fare con tuo figlio per sentirsi più al fresco7/1/2019 Caldo? State a casa per non surriscaldarvi? Ecco un semplice ma divertentissimo lavoretto da fare, che, siamo certi, terrà i vostri piccoli occupati per un bel po’ di tempo. No, non sono i chocolate cookies ad invogliare i nostri studenti a tornare a scuola ogni lunedì con il sorriso! Ma sono questi 3 punti: i 3 punti fondamentali (e scientifici) sui quali si basa il metodo di My English Day. I 3 punti che mettono al centro i bimbi stessi, accettandoli così come sono e cercando di potenziare le loro “intelligenze” attraverso i rispettivi interessi individuali. I 3 punti che li fanno “volare” permettendogli di scoprire ciò che c'è di bello nell'imparare cose nuove, partendo dalle loro personalità. Ed ecco come facciamo: 1. (NON è) UNA SCUOLA DI INGLESEUna lingua (soprattutto una lingua nuova) è sempre associata ad una emozione. Ed è proprio per questo che My English Day non vuole essere una scuola, bensì un happy place in grado di entusiasmare bambini. Dove si torna volentieri e si impara inglese divertendosi. Non ci saranno solo insegnanti, ma anche amici, una famiglia speciale, una community.
I libri sono uno tra gli strumenti migliori per imparare una lingua straniera. Ma bisogna saperli realmente leggere. Perché alcuni libri non si “leggono” solo …al contrario bisogna, soprattutto, commentarli commentarli e ancora commentarli, a partire dalle immagini, rispondendo alle domanda dei vostri bimbi, ponendo dei dubbi e suggerendo le risposte.
Non ha cominciato da subito. Non è partito "in quinta" sin dalla nascita pur avendo come mamma una insegnante di inglese. Ha cominciato un po’ dopo. E tuttavia ora Mirko, a quasi 6 anni, padroneggia l’inglese alla grande. Se tre anni fa qualcuno avesse chiesto a sua mamma Manuela dove avrebbe voluto che suo figlio Mirko arrivasse con la seconda lingua, le sarebbe bastato un pochino di familiarità. Potrebbe in effetti sembrare un po’ difficile (se non impossibile) crescere un figlio bilingue in una famiglia milanese al 100%. E invece le (belle) sorprese non mancano mai! Ma leggiamo la loro storia. Ecco come hanno fatto:
Fate fatica ad insegnare una secondo lingua a vostro figlio? Non ditelo a Roberta, mamma di due gemelli Gabriele e Nicholas, che parla con i propri figli in inglese sin dalla loro nascita! Anzi...da quando erano ancora nella pancia! Ormai da 5 anni affronta questa sfida "al quadrato". Perché i tempi e le modalità dei due piccoli sono completamente differenti. Ma lei non si arrende. Ed ecco i risultati (fra alti e bassi): My English Day (MED), prima di essere una scuola di inglese, è una scuola. Stiamo insegnando non solo una lingua nuova, ma siamo attenti anche verso molti altri aspetti dell'educazione prescolare. Tra questi: l’impugnatura corretta.
Ecco cosa ne racconta la responsabile didattica, monitoraggio e verifica di MED Grazia: Abbiamo deciso di farvi un regalo: le flashcard con le quali giocare con i vostri bimbi imparando l’inglese. Flashcard insolite, progettate da My English Day, che parlano non solo delle varie parti del corpo ma anche dell’arte e della bellezza.
Mamma ITALIANA does it better: come crescere gemelli bilinguE in una famiglia 100% MADE IN ITALY1/2/2019 Gabriele e Nicholas hanno 5 anni e sono due gemelli 100% italiani, frequentano le scuole statali …e parlano l’inglese come se fossero dei veri bilingue. Il segreto? La loro mamma Roberta, insegnante d’inglese, svela i suoi trucchi per come trasformare un sogno in realtà. Avere una mamma insegnante non basta. Serve interazione. Ecco come fare.
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