Chi pensa che si impari a scrivere stando tranquilli al tavolino tracciando linee dopo linee sbaglia. Bisogna sapere (anche) come saltare, salire le scale o giocare con la palla per favorire l’apprendimento della lettura e della scrittura. A sostenerlo è Grazia De Gennaro, la coordinatrice di My English Day che lavora con bimbi piccoli da oltre 40 anni. Potrebbero sembrare due mondi scollegati, quello della letto-scrittura e della motricità. Invece sono entrambi dei pezzi di un unico puzzle che fa parte dello sviluppo di un bambino. Quelle che vengono chiamate “motor skills” si rivelano infatti fondamentali per l’apprendimento in generale… …e ovviamente questo vale anche per l’apprendimento della lingua inglese! Ecco perché, durante i My English Days, dedichiamo al mondo dello sport una grossa fetta della nostra giornata: sia in piscina, nuotando per 45 minuti, sia in classe, ma anche camminando per le vie dell’Isola o al parco dove esploriamo lo spazio e sperimentiamo il nostro corpo attraverso il movimento. Le competenze motorie sono dunque una tappa basilare per ogni bimbo di età prescolare. Ed eccovi un insight per chi vorrebbe saperne di più. “Il movimento è il motore del nostro comportamento perché implicato in ogni nostra attività. Ci permette lo spostamento e quindi la conoscenza di tutto ciò che ci circonda, di quello che possiamo fare e delle possibilità di relazione - continua De Gennaro. La possibilità di apprendere è favorita dalla sperimentazione motoria. Come si sa, la motricità è la capacità del Sistema Nervoso di comandare la contrazione muscolare. Lavorare sulla motricità significa strutturare precisi programmi motori con caratteristiche di controllo e coordinazione che vengono raffinati con la crescita. Il bambino per acquisire nuovi schemi motori con valide competenze deve seguire tre processi funzionali:
Conosciamo tutti le competenze motorie di base. Sono quelle necessarie per raggiungere una persona, un luogo, un oggetto oppure mirate al puro piacere cinestesico come strisciare, rotolare, ruotare da seduti e così via. Poi, tra i 3 e i 4 anni si impara anche a correre, frenare, cambiare direzione, camminare in linea retta senza perdere l’equilibrio, a non piegare le ginocchia per raccogliere un oggetto. Consiglio sempre a tutti genitori di osservare i propri figli per monitorare il loro raggiungimento delle varie tappe! Occorre perfezionare la qualità motoria delle coordinazioni anche se il bambino è già in grado di modificarne la velocità, l’energia muscolare e l’ampiezza a seconda dei contesti ambientali in cui si trova. Fatelo attraverso un gioco, associando le coordinazioni semplici a un ritmo. Per esempio: "Cammina, corri, fermati!”. E allora? Ricapitolando, l’operazione del leggere e dello scrivere è possibile solo partendo da un certo livello di motricità e comporta un’acquisita capacità di inibizione e controllo dei movimenti. Perché tutto ciò che avverrà sul foglio deve prima per forza essere sperimentato nello spazio. Pronti? ...Via!"
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